Quando piantare i bulbi: ecco i tre trucchetti dell’esperto

I bulbi non sono altro che degli organi di propagazione vegetativa che svolgono una funzione di resistenza permettendo il superamento di alcune condizioni climatico-ambientali decisamente sfavorevoli quali ad esempio la siccità e il freddo eccessivo. Ad ogni modo sappiamo che il bulbo, in base all’aspetto che può assumere, viene definito in modi vedersi che vedremo qui di seguito.

In primis viene definito tunicato quando è ricoperto da un involucro (come ad esempio aglio, giacinto e altro); embricato se i catafili non sono tanto ampi e se assumono l’aspetto di squame e infine solido se ha un asse grosso e se i catafili sono particolarmente ridotti. In questo ultimo caso specifico può anche essere denominato bulbo-tubero.

Come si piantano i bulbi?

Innanzitutto diciamo che quando si parla di profondità e distanza in termini di piantagione di bulbi, esiste un trucco da imparare a memoria molto utile. Per quel che riguarda la distanza bisogna calcolare ben 3 volte la grandezza del bulbo stesso e possiamo dire che anche per la profondità vale lo stesso discorso.

Per fare un esempio un po’ più concreto, prendiamo in considerazione il tulipano. Un tulipano di 5 cm deve essere piantato a circa 15 cm di profondità e deve essere distante almeno una quindicina di cm uno dall’altro. Attenzione però alle begonie e alle dalie in quanto queste sono soltanto due eccezioni molto particolari.

Ma quando si devono piantare i bulbi?

Prima di andare dritti al punto, andiamo a conoscere qualche informazione più utile. Per prima cosa scartate gli imballaggi controllandone la quantità e mantenete i bulbi in un ambiente fresco, buio e ben asciutto. La cosa importante è che i bubi devono essere piantati il prima possibile e sempre dopo l’ultima data in cui è possibile una gelata drastica. In tal senso i bulbi di qualità e il suolo drenato sono senza dubbio due ingredienti fondamentali per una fioritura corretta e rigogliosa.

  • Bulbi a fioritura primaverile;
  • bulbi a fioritura estiva;
  • importanza delle dimensioni.

Quando parliamo di fioritura primaverile facciamo riferimento ai narcisi, ai tulipani, ai giacinti, ai muscari, crocchi e giunchiglie. Tutti questi non sono altro che dei bulbi che hanno bisogno di un periodo freddo per poter fiorire nel migliore dei modi e possono essere piantati dal mese di settembre e fino al mese di dicembre (anche se questo cambia a seconda alla temperatura).

Invece quando si parla di fioritura estiva facciamo riferimento ai gigli, agli anemoni, alle begonie, calle, sempreverdi, ai gladioli e alle dalie. Si tratta di bulbi che di solito vengono piantati nei mesi di aprile e di maggio e la cosa più importante è che siano piantati sempre dopo la l’ultima data in cui è prevista una brusca gelata in zona.

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